SYNGENTA SWITCH FUNGICIDA SISTEMICO ANTI BOTRITE KG. 1 Visualizza ingrandito

SYNGENTA SWITCH FUNGICIDA SISTEMICO ANTI BOTRITE KG. 1

10121

Nuovo prodotto

140,00€ tasse incl.

Dettagli

SYNGENTA SWITCH FUNGICIDA ANTIBOTRITICO LOTTA CONTRO LA MUFFA GRIGIA BOTRYTIS KG. 1

FUNGICIDA ANTIBOTRITICO PER VITE E COLTURE ORTICOLE, SPECIFICO CONTRO MONILIOSI DELLE DRUPACEE E MACULATURA BRUNA DEL PERO.

Caratteristiche e campi di applicazione

SWITCH è un fungicida innovativo in granuli idrodisperdibili per la difesa contro la muffa grigia ed altri marciumi di numerose colture. Associazione complementare e sinergica di 2 nuovi principi attivi con diverso meccanismo di azione (Fludioxonil, fenil-pirrolo e Ciprodinil, anilinopirimidina), SWITCH si impone oggi come il nuovo punto di riferimento per efficacia e durata della protezione.

Con attività translaminare e di copertura, è efficace anche nei confronti di popolazioni di funghi resistenti o solo parzialmente sensibili agli altri fungicidi in commercio. Selettivo nei confronti delle api e dei più comuni ed importanti insetti ed acari utili, SWITCH si adatta perfettamente ai programmi di difesa integrata. SWITCH non influenza la maturazione delle uve, i processi di fermentazione e di vinificazione e le qualità organolettiche dei vini.

La recente estensione contro i marciumi secondari del grappolo (Aspergillus spp. e Penicillium spp.) rendono SWITCH unico in questo campo d impiego.

Composizione: Cyprodinil 37,5% - Fludioxonil 25%

Formulazione: granuli idrodisperdibili

Indicazioni di pericolo: N - Pericoloso per l ambiente

Confezioni: scatole da 300 g in cartoni da 20 pezzi - scatole da 1 kg in cartoni da 10 pezzi

Numero di registrazione: 9578 del 2.4.98

La botrite o muffa grigia, causata dal fungo polifago ed ubiquitario Botrytis cinerea, è una delle principali malattie della vite, presente in tutte le regioni italiane. I danni provocati da botrite, oltre alla perdita di produzione, sono soprattutto di natura qualitativa, in virtù delle alterazioni che questo fungo provoca alla composizione di mosto e vino.

È quindi fondamentale proteggere il vigneto dalle possibili infezioni di botrite che, in condizioni climatiche favorevoli per il patogeno, possono scatenarsi in maniera indipendente. Per contrastarne lo sviluppo è necessario adottare accorgimenti agronomici di tipo preventivo, curando l’equilibrio vegetoproduttivo del vigneto, favorendo l’aerazione intorno ai grappoli ed evitando lacerazioni degli acini ad opera di altre patologie (es. oidio) o insetti (tignole in particolare).

Qualora le pratiche agronomiche dovessero risultare insufficienti per il contenimento di tale problematica, è necessario ricorrere a trattamenti con antibotritici specifici. I momenti chiave per la difesa antibotritica sono la fase di pre-chiusura grappolo e la fase di invaiatura/pre-raccolta; il trattamento in pre-chiusura è fondamentale in quanto consente all’agrofarmaco di raggiungere le parti interne del grappolo che, da quella fase in poi, non risultano più raggiungibili.

Switch di Syngenta è il punto di riferimento per la lotta alla botrite, per la sua superiore efficacia e durata di azione e la maggiore capacità di protezione del grappolo. È costituito dall’associazione di due sostanze attive, Cyprodinil e Fludioxonil, entrambe molto efficaci nel contrastare lo sviluppo della muffa grigia, che assicurano il massimo risultato, lavorando in maniera sinergica. Switch, grazie alla sua composizione unica, possiede un’elevata resistenza al dilavamento e una lunga persistenza d’azione, caratteristiche che consentono di gestire la vendemmia in funzione delle condizioni meteorologiche e di effettuarla al giusto grado di maturazione delle uve, condizione indispensabile per ottenere produzioni di elevata qualità.

Si impiega alla dose di 0,8 kg/ha, avendo cura di bagnare in modo uniforme i grappoli, preferibilmente eseguendo trattamenti dedicati localizzati alla fascia produttiva, laddove la forma di allevamento lo consenta. Switch possiede una favorevole classificazione tossicologica ed ecotossicologica, non interferisce con i processi di maturazione delle uve e di vinificazione e non crea alcun problema di esportazione nei principali paesi importatori di vino italiano nel mondo. Switch inoltre, utilizzato nella fase di invaiatura/pre-raccolta (rispettando i 21 giorni di intervallo di sicurezza), è in grado di contrastare lo sviluppo di muffe secondarie potenzialmente molto pericolose. Fra queste le più importanti sono alcune specie dei generi Aspergillus e Penicillium, rispettivamente potenziali produttrici di pericolose micotossine (Ocratossina) e odori sgradevoli (Geosmina) nel vino, sufficienti ad alternarne il profilo aromatico.